Rigenerazione e riciclo asfalto
Idroambiente, in collaborazione con TS Asfalti, opera nel business delle riparazioni e delle manutenzioni dell’asfalto. L’azienda ha sviluppato numerosi punti di forza che ne hanno accresciuto la reputazione nel settore dell’asfalto, rispettando gli standard di risparmio ed ecologia.
Sviluppiamo dei crescenti standard di qualità ed eccellenza che continuamente superano le aspettative dei nostri clienti in tutti i servizi offerti.
Il nostro metodo propone un sistema migliorativo per l’esecuzione degli interventi di manutenzione stradale. Il nostro metodo garantisce una riduzione dei costi di intervento, una reale riduzione della congestione stradale e una netta riduzione del materiale di scarto prodotto.
Attraverso il nostro metodo è possibile rigenerare e ripristinare l’asfalto presente nella zona d’intervento, assicurando una maggiore qualità del risultato finale rispetto al metodo tradizionale di riparazione stradale ordinaria.
Adottare un sistema migliorativo
Attraverso la manutenzione eco-sostenibile è possibile rigenerare e ripristinare l’asfalto preesistente nella zona di intervento, assicurando una maggiore qualità del risultato finale rispetto al metodo tradizionale di riparazione stradale. L’utilizzo dei riciclatori di asfalto determina inoltre una notevole riduzione dei macchinari necessari per l’esecuzione degli ordinari interventi di manutenzione stradale.
Garantire l'abbattimento dei costi
Certificati la riduzione dei costi di approvvigionamento attraverso il riciclaggio e l’ eliminazione dei costi di smaltimento in discarica del fresato d’asfalto. Tramite il riutilizzo dell’asfalto in situ è possibile recuperare materiale potenzialmente riutilizzabile, ottenendo così materia prima da materia di scarto.
Metodologia caldo-caldo: in cosa consiste?
Il sistema è stato progettato per la manutenzione stradale di buche e di crepe stradali. A differenza delle tecniche tradizionali attualmente in uso, il metodo consente di riutilizzare al 100% l’asfalto preesistente nelle zone su cui si effettua l’intervento di manutenzione. Tutto ciò è possibile, inizialmente, grazie all’impiego di un riscaldatore d’asfalto ad infrarossi che riscalda l’asfalto preesistente sopra e attorno l’area di riparazione per garantire una sigillatura caldo su caldo del risultato finale su tutta l’area d’intervento della piastra ad infrarossi.
Il processo di riscaldamento avviene tramite una speciale fibra di lana ceramica che irradia il calore ad una temperatura di 150°C / 170°C. Il riscaldatore ad infrarossi, alternando periodi di riscaldamento a periodi di raffreddamento, evita il rischio di bruciare l’asfalto usurato e di compromettere le sue proprietà adesive. L’asfalto della zona d’intervento, a seguito dell’irraggiamento ad infrarossi, avvenuto tramite lana ceramica, risulta quindi ammorbidito e facilmente lavorabile con lo strumento idoneo. Si procede a questo punto alla creazione di un perimetro, tramite taglio verticale e orizzontale perfettamente simmetrici. L’asfalto a questa temperatura si rivela lavorabile e pertanto si può procedere al mixaggio del vecchio conglomerato con l’emulsione bituminosa, per permettere la rigenerazione dei suoi componenti.
A questo punto s’incorporano piccole quantità di asfalto nuovo vergine, quest’ultimo, mantenutosi alla stessa temperatura dell’asfalto appena prodotto in impianto, ovvero alla temperatura di 175°C, grazie al termo-contenitore d’asfalto. Il termo-contenitore, infatti, sfruttando dei principi aerostatici, non inquinanti ed economicamente vantaggiosi rispetto ai principi oleodinamici, provvede al mantenimento progressivo della linea del caldo dell’asfalto vergine acquistato in impianto, fino al momento della sua applicazione nell’area di riparazione. Sia l’asfalto riciclato, lavorato con tale metodologia, sia l’asfalto nuovo incorporato mantenuto nel termo-contenitore, presentano la stessa temperatura. Ultimo passaggio, la rullatura dell’intera area fino alla completa compattazione. In questo modo si garantisce una perfetta sigillatura caldo su caldo del vecchio manto stradale con il nuovo asfalto introdotto, che ne assicura la massima adesione ed impedisce che al di sotto della buca s’infiltrino acqua e/o detriti, elementi che ne causerebbero la riapertura in pochissimi giorni. La riparazione non presenta alcuna giuntura ed è avvenuta tramite riutilizzo dell’asfalto preesistente.
Comparativa metodo tradizionale vs metodo TS
Il metodo tradizionale, che prevede l’utilizzo di una fresa per rimuovere il vecchio manto stradale, comporta più tempo, più attrezzatura e più manodopera per completare una riparazione basica, lasciando nel frattempo il cliente con una “fredda” linea di stacco attorno al perimetro della riparazione. Questa linea di stacco è un punto sensibile e molto predisposto ai danni causati da infiltrazioni d’acqua e al “congelo/disgelo”.
Il nostro riciclatore ad infrarossi riscalda l’asfalto esistente sopra e attorno l’area di riparazione a 170° (la stessa temperatura dell’asfalto appena prodotto): a quest’alta temperatura l’asfalto ammorbidito può essere rilavorato. Una volta riscaldato, si procede con la riparazione: il vecchio asfalto sarà lavorato con un rastrello, lasciando una “cornice” esterna di qualche centimetro per creare una sigillatura caldo/caldo. Sarà utile mischiare un agente ringiovanente (emulsione) per ripristinare i leganti del vecchio asfalto e all’occorrenza potrà essere aggiunto asfalto nuovo per rinnovare l’area riparata. Infine, si procede con la compattazione; nella maggior parte dei casi, l’area può essere immediatamente aperta al traffico. Il risultato dalla riparazione ad Infrarossi è una riparazione permanente e gradevole in cui è stato riciclato l’asfalto preesistente.
Metodo tradizionale a sinistra -> Metodo TS Asfalti a destra
La nostra attrezzatura
KM 2-18 X
Riscaldatore d’Asfalto ad infrarossi, perfetto per le riparazioni delle buche e delle ragnatele stradali.
OPEL MOVANO L3
Furgone con ribalta trilaterale e allestito con segnaletica da cantiere e verricello elettrico.
KM 4000
Termo-contenitore d’Asfalto, riscalda e rigenera l’asfalto vergine freddatosi in maniera continua, permettendo di ridurre la dipendenza agli impianti di produzione, prolungando la stagione lavorativa.
CRACK JET II
Lancia a getto d’aria calda per la pulizia accurata ed il preventivo riscaldamento delle fessurazioni stradali, tale da facilitare l’infiltrazione profonda della gomma all’interno della crepa
MA-10
Applicatore di Gomma/Mastice per l’applicazione della gomma polimerica in maniera omogenea. Utile e versatile per riparazioni permanenti e qualitativamente elevate.
KM-55
Bollitore a fusione di Gomma/Mastice. Permette il continuo e accurato riscaldamento del materiale senza bisogno di un costante monitoraggio.
Manutenzione stradale preventiva
La sigillatura delle fessure stradali rappresenta uno degli interventi più efficaci di manutenzione preventiva delle pavimentazioni, in quanto consente di bloccare o ridurre il passaggio dell’acqua negli strati profondi della pavimentazione e di evitare l’aggravarsi della fessurazione con la conseguente formazione di fessure reticolari e successivamente di buche o distacco della pavimentazione.
La lavorazione viene eseguita mediante specifici macchinari e si articola nelle seguenti fasi:
- Soffiatura e pulizia accurata delle fessure mediante il macchinario Crack Jet, che oltre ad emettere aria compressa riscalda i bordi della crepa ad altissima Ciò allo scopo di asciugare, eliminare polvere e detriti e, sopratutto, a far sì che la riparazione finale avvenga tramite sigillatura caldo-caldo.
- Sigillatura delle fessure tramite la colatura di mastice polimerico bituminoso all’interno della Grazie al riscaldamento precedentemente effettuato, la gomma penetrerà più in profondità e aderirà meglio ai bordi della crepa rispetto alle classiche tecniche di riparazione, consentendone una durata maggiore nel tempo.